Cineturismo per sostenere la ripresa
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Cineturismo per sostenere la ripresa

Il cinema ha la grande capacità  di coinvolgere persone di ogni ceto sociale, credo e cultura ed è in grado di varcare i confini facendo conoscere in tempi rapidi panorami, usi e costumi di località spesso sconosciute. Un film, dunque, rappresenta un biglietto da visita interessante per l’industria turistica di un Paese, accendendo i riflettori su paesaggi, villaggi o città noti o anche meno conosciuti.

A cura di Il Sole24Ore

 

 

Cineturismo per sostenere la ripresa

 

Turismo, cinema e spettacolo sono i settori che pagano il conto più salato presentato dalla pandemia da Covid-19 scoppiata ormai oltre un anno fa. Si tratta di comparti strettamente connessi tra loro e che spesso sono deputati a fare squadra. In prospettiva, come ha sottolineato il premier, Mario Draghi, «vale veramente la pena continuare a investire sul turismo, perché a fine pandemia tornerà. E perché fortunatamente per l’Italia quella del turismo è un’industria prospera e in grado di occupare molte persone». Anche il ministro, Massimo Garavaglia, ha dichiarato che il settore del Turismo dovrà essere il volano della ripartenza. Il ministro ha ricordato che quello del turismo è un comparto che pesa il 15% circa sul prodotto interno lordo nazionale e che conta 283mila addetti e 52mila imprese. Garavaglia ha detto: «dobbiamo cogliere  ogni opportunità che ci dà già questo 2021». Un buon punto di partenza potrebbe essere rafforzare lo stretto legame che già esiste da tempo tra l’industria dello spettacolo e della cultura e quella del turismo per sostenere insieme la ripresa, quando arriverà una nuova normalità, favorita da vaccinazioni di massa e virus messo sotto controllo. Un ruolo chiave potrebbe essere quello svolto da Mibact, la Direzione generale Cinema e audiovisivi,  istituita nel maggio del 2001, che ha come obiettivo la promozione, lo sviluppo e la diffusione del cinema italiano e dell’industria cinematografica e audiovisiva nazionale. Del resto la stessa Unione Europea riconosce l’importanza fondamentale dell’attività nazionale di promozione della produzione audiovisiva, per consentire alla cultura e alla capacità creativa locale di esprimersi rispettando la varietà e la ricchezza della cultura europea.



Film come spot di luoghi del cuore

 

Il cinema ha la grande capacità  di coinvolgere persone di ogni ceto sociale, credo e cultura ed è in grado di varcare i confini facendo conoscere in tempi rapidi panorami, usi e costumi di località spesso sconosciute. Un film, dunque, rappresenta un biglietto da visita interessante per l’industria turistica di un Paese, accendendo i riflettori su paesaggi, villaggi o città noti o anche meno conosciuti. Le riprese consentono porre l’attenzione del mondo su scorci alle volte dimenticati, caricandoli di significati e di emozioni, mix che invoglia il visitatore al viaggio. Negli ultimi anni la cinematografia italiana, intesa non solo come film, ma anche come fiction tv, animazione, documentaristica, sta cercando di favorire lo sviluppo del territorio nelle varie regioni del nostro Paese, con l’obiettivo di portarlo al pari di tutte le altre realtà europee e mondiali. Del resto da sempre il cineturismo ha creato opportunità economiche nei luoghi che hanno ospitato set cinematografici di successo. La parola cineturismo, però, è nata solamente nel 2003 all'Ischia Film Festival, quando si accesero i riflettori  sul ruolo del paesaggio nell'opera audiovisiva. 

 

 

Montalbano la riscossa della Sicilia

 

La Sicilia è un caso tutto da studiare. Rappresentata dalla cinematografia classica come terra di mafia e di sangue, si è riscattata a partire da circa un ventennio, grazie alla nota serie tv, ‘Il Commissario Montalbano’. La regione, insieme al Veneto, a Roma ed al circondario di Napoli è sempre stata, sin dagli albori del cinema italiano, tra le mete italiane che sono state più volte “messe in scena”. A parte poche eccezioni, però, i film classici non hanno cercato di valorizzare la bellezza del suo territorio. Anzi, spesso i film del passato sono stati alquanto impietosi, rappresentando la Sicilia perlopiù come scena dei crimini della malavita organizzata o come un’area caratterizzata da arretratezza culturale ed economica. Dagli inizi del nuovo secolo, però, la regione è diventata addirittura uno dei più eclatanti casi di cineturismo, grazie alla fantasia dello scrittore, Andrea Camilleri, e al grande successo de ‘Il commissario Montalbano’, serie che ha creato un flusso notevole di cineturisti verso il quadrilatero formato da Modica, Ragusa, Scicli e Vigata, la denominazione immaginaria di Porto Empedocle. Turisti italiani e stranieri, in particolare scandinavi, dai primi anni 2000, subito dopo la prima puntata che risale al ’99, hanno iniziato a visitare la parte sud dell’isola, andando alla scoperta dei posti di Montalbano, al punto che la stessa casa del commissario, a Punta Secca, è diventata una delle mete più gettonate del territorio isolano. Il flusso di visitatori ha assunto una tale consistenza che le autorità locali nel 2011 hanno attribuito all’attore, Luca Zingaretti, interprete del famoso commissario, la cittadinanza onoraria.

 

 

Makari e le nuove sfide dell’isola

 

Anche se gli episodi di Montalbano sono ormai terminati, la Sicilia si ripresenta al mondo del cinema con “Màkari”, la serie tv prodotta dalla Palomar e girata nella provincia trapanese. Il distretto turistico Sicilia Occidentale, così come alcuni comuni della provincia, ha sostenuto l’iniziativa attraverso l’erogazione di un contributo economico pari a 20 mila euro, con l’auspicio che la serie possa, nel tempo, contribuire a promuovere la destinazione “West of Sicily” facendo da volano per lo sviluppo turistico del territorio. «Il Comune di Erice ha fortemente creduto in questo progetto, sostenendo l’iniziativa fin dagli albori», hanno commentato la sindaca Daniela Toscano e l’assessora Rossella Cosentino. I risultati si vedranno nei mesi a venire, sempre se la situazione sanitaria legata al Covid-19 vada migliorando e consenta una ripresa del turismo anche nazionale e internazionale.

 

Comunque la Regione Sicilia, forte dell’esperienza di Montalbano, crede e scommette sul cineturismo. Anche per il 2021 ha deciso di stanziare 3,4 milioni di fondi destinati a cofinanziare la realizzazione di film, serie tv e documentari in Sicilia. In particolare 2,5 milioni sono destinati alla realizzazione di lungometraggi e serie tv, 850 mila euro per documentari e serie tv a carattere documentaristico e 50 mila euro per i cortometraggi. Tra i costi ammissibili a cofinanziamento anche le spese sanitarie anti-COVID per l’adeguamento dei set al “Protocollo condiviso per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo”.

 

 

Il ruolo delle Film commission

 

La scelta dei luoghi dove realizzare le riprese cinematografiche è spesso influenzata dalle film commission, autorità amministrative predisposta all'attrazione di produzioni cinematografiche e audiovisive  in un determinato territorio. In Italia usare il plurale è d’obbligo visto che le autorità sono numerose e variegate. Dispongono di fondi che possono provenire da enti locali, statali o privati. Aziende, fondazioni e banche possono finanziare i progetti e i bandi delle varie commission. I criteri di selezione dei film da finanziare variano a seconda degli enti: a volte vengono istituiti veri e propri bandi di concorso, altre volte è la produzione a contattare direttamente la commissione e sottoporre loro il progetto. Molte Film Commission, oltre ai finanziamenti, offrono anche servizi quali location scouting, supporto burocratico, facilitazioni per alberghi e trasporti. Le stesse produzioni cinematografiche spesso decidono l’ambientazione di un film sulla base dei fondi messi a disposizioni dalle organizzazioni. Gli interessi in gioco si intrecciano: da una parte le produzioni abbassano i costi di realizzazione delle opere, dall’altra la commission riesce sia a promuovere un territorio locale pubblicizzandone paesaggi da cartolina, sia a ottenere benefici immediati a un determinato territorio, portando una folta presenza di attori, sceneggiatori, tecnici e registi, che magari riempono alberghi e case in un periodo di bassa stagionalità.

 

 

Italia protagonista ai tempi del Covid con House of Gucci

 

In questo 2021 l’Italia torna protagonista sulla scena del cinema internazionale nonostante il Covid-19. A inizio anno sono infatti iniziate le riprese di ‘House of Gucci’, il film che narra l’omicidio di Maurizio Gucci, commissionato dall’ex moglie, Patrizia Reggiani nel 1995. Il film è diretto da Ridley Scott e vede come protagonisti Lady Gaga e Adam Driver. Le riprese sono previste in vari luoghi: Roma, Firenze, Milano, fino al lago di Como, più esattamente tra Cernobbio e Tramezzina. Alcuni ciak sono già stati realizzati ai piedi del Monte Rosa in un’innevata Gressoney,  scelta per sostituire St- Moritz, dove la famiglia Gucci era solita trascorrere le vacanze invernali. Il cast internazionale, con la presenza anche di Al Pacino, la storia che intreccia glamour e cronaca nera dovrebbero rappresentare un bel biglietto da visita per il film e quindi per il nostro Paese. Ma gli effetti si conosceranno solamente dopo il 24 novembre, quando è prevista l’uscita nelle sale cinematografiche.

 

 

Borghi e città più piccole alla ribalta nelle grandi serie tv

 

Gli esempio di cineturismo sono tanti in Italia e all’estero. Negli anni passati film o serie hanno contribuito ad accendere i riflettori su località meno note al grande pubblico. In Toscana, ad esempio, negli ultimi anni note serie televisive hanno fatto scoprire piccoli borghi o località come Montepulciano e Volterra, mete che in precedenza erano meno frequentate rispetto a Firenze o Siena. Montepulciano ha avuto momenti di grande visibilità in occasione delle riprese nel 2009 di New Moon”, il secondo capitolo della saga di ‘Twilight’, la saga dei vampiri. Negli anni successivi ai ciak, le agenzie di viaggio hanno organizzato tour ad hoc sulle orme delle scene della nota serie tv. Ironia della sorte nelle riprese Montepulciano è diventata Volterra, dove invece è realmente ambientato il libro dei vampiri, provocando qualche malumore non solo in terra di Toscana, ma anche tra i fanatici della saga. Volterra, comunque, si è consolata nel 2018 diventando il set della serie televisiva dei record ‘I Medici–Masters of Florence’, kolossal italo-britannico in otto puntate che ha riscosso successo in tutto il mondo. Buona parte della seconda stagione della serie dedicata alle gesta della più potente famiglia del Rinascimento italiano è infatti stata girata a Volterra, che ha vinto una difficile sfida con altre località della Toscana. Gli esempi di città tornate alla ribalta grazie alle riprese sono molteplici. Negli ultimi anni, ad esempio, Gubbio è stata riscoperta anche grazie a ‘Don Matteo’, la serie tv di Terence Hill, che ha attirato turisti e curiosi tra le vie del centro.

 

 

Pil dell’Islanda spinto dal cineturismo

 

Anche a livello mondiale i casi di cineturismo sono tanti. Uno dei più eclatanti è senza dubbio l’Islanda, Paese che ha registrato un boom di turisti a caccia dei panorami visti in film e serie. La ripresa economica dell’Islanda, post crisi 2008, è iniziata nel 2011, grazie all’aumento dei visitatori richiamati da film del calibro di La morte può attendere della serie di James Bond e I sogni segreti di Walter Mitty. Numeri alla mano nel 2015 in Islanda il turismo era arrivato a pesare per un terzo del prodotto interno lordo dell’isola. Una ulteriore spinta è poi arrivata dopo il lancio della celebre serie tv, ‘Games of Thrones’, in italiano ‘Il Trono di Spade’, realizzata nel 2017. Numeri alla mano nel 2018 l’isola ha ospitato la cifra record di ben 2 milioni di turisti, su una popolazione di appena 350 mila abitanti.

Games of Thrones la fortuna su Osuna

Games of Thrones ha fatto la fortuna non solamente dell’Islanda, ma anche della Spagna, o più per l’esattezza dell’Andalusia. Ne ha beneficiato in particolare la città di Osuna, che dopo che ha accolto i primi ciak di molte scene della quinta stagione, ha riconvertito la propria economia da agricoltura a turismo. In effetti fino al 2014 l’intera zona attorno alla città aveva un alto tasso di disoccupazione, pari a circa il 34,7% e la città viveva più che altro di agricoltura. Dopo le riprese del 2014 da parte della rete statunitense HBO, il turismo è salito vertiginosamente del 75%. Si stima che la località abbia visto volare il numero di visitatori fino al picco di circa 40.000 persone. Ad ogni modo a convincere la Hbo di trasferirsi in Andalusia per girare la serie  è stata non solamente la suggestione del panorama, ma anche gli accordi con le autorità locali, che hanno concesso il permesso di filmare gratuitamente e in più hanno ottenuto l’utilizzo del cinema della città di Osuna e  del palazzetto dello sport nel corso delle riprese. Il bilancio, in ogni caso, è stato più che positivo sia per la produzione, sia per la località spagnola.

 

 

Netflix accende i riflettori su scorci di Roma e Madrid

 

Non appena il turismo internazionale rialzerà la testa, sarà interessante registrare l’impatto di serie Netflix che hanno riscosso grande successo in tempo di pandemia. Una delle serie più gettonate è stata quella di Suburra, che svela il lato oscuro di Roma. Sempre a Roma, quartiere Parioli, è ambientata anche Baby. Negli anni passati era stata presa d’assalto Napoli, associata alla nota serie Gomorra. I visitatori si sono spinti fino al cimitero di Chiaiano, dove sono state realizzate scene importanti. La Spagna, poi, ha fatto scoprire scorci del proprio territorio proprio attraverso la macchina da presa. ‘White lines’ è stato un vero e proprio spot pubblicitario a favore di Ibiza. Si tratta di una serie anglo-spagnola ideata dal creatore della nota ‘La Casa di Carta’, che ha invece riacceso i riflettori su Madrid e in particolare sulla banca centrale spagnola e sulla Zecca. Le serie dedicate a Narcos e a Pablo Escobar hanno invece stuzzicato la curiosità verso il Sud America. Per il futuro, una nuova frontiera che si profila all’orizzonte, che in verità era già nata prima della pandemia, sarà quella di organizzare tour turistici proprio durante le settimane delle riprese di kolossal e note serie tv, con i visitatori in cerca dei paesaggi e attori preferiti. Tutto, però, dipenderà dai tempi del ritorno alla normalità.